Incontri in sala “Don Pippo” parrocchia San Gaudenzo

Sabato 12 Ottobre

ore 17,00 Incontro: acqua sana e potabile per Mutoko

Parteciperanno all’incontro:

Don Aldo Amati (Parroco Parrocchia San Gaudenzo)
Fondazione Marilena Pesaresi
Gabriele Valentini (Presidente Associazione Campo lavoro missionario)
Mimmo Azzone (Vice Presidente Associazione Campo lavoro missionario)
Marco Tamagnini (Presidente Acli Provinciali Rimini)

Racconti dalle missioni africane e presentazione del Progetto per costruire pozzi comunitari per portare acqua ai villaggi serviti dall’Ospedale Missionario Luisa Guidotti (già All Souls) diretto da Massimo Migani, in Zimbabwe.

Domenica 13 Ottobre

ore 17,00 Conferenza: L’abisso del cuore è il sipario del cielo. Visioni ed estasi nella pittura a Rimini tra Cagnacci e Costa

Con lo storico dell’arte Alessandro Giovanardi

La grande arte della Controriforma che si estende tra la fine del Cinquecento e la metà del Settecento, non incastona più i Santi, i Beati e gli Eroi in dimensioni di oro ed azzurro metafisici, ma fa piombare il cielo, con le sue tempeste di nubi e di luce nelle stanze, nei chiostri, nei romitaggi, nei deserti dei grandi asceti e mistici, così come nelle scenografie del mito. Sul corpo e sulla carne dei protagonisti avviene l’epifania del divino, ma alludendo sempre alla visione interiore del cuore, organo insieme biologico e spirituale. A Rimini gli interpreti di queste estasi, fughe e uscite dalla prigione dell’io, sono Cagnacci, Guercino, Cantarini, Pronti, Costa e molti altri…

ore 18,00 Presentazione del libro: l’armonia degli sguardi di Emiliano Manfredonia

Con Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli

Una via di fiduciosa apertura verso gli altri. È questo lo strumento che vuole fornire il libro L’armonia degli sguardi (Edizioni San Paolo), scritto da Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, Nel libro Manfredonia riflette sulle sfide contemporanee, dalla crisi economica alla passata pandemia, dalle guerre al cambiamento climatico. Attraverso aneddoti personali, come l’esperienza da volontario in un campo profughi in Bosnia o il suo viaggio in Ucraina all’indomani del conflitto con la Russia, l’autore sottolinea come l’unica soluzione, in questi tempi difficili, sia ripartire dall’altro e dal suo volto umano.

Il presidente nazionale delle Acli invita i lettori ad essere “attori attivi di un cambiamento dove il bene comune e l’attenzione verso gli ultimi siano al centro delle nostre azioni quotidiane. L’armonia degli sguardi renderà nitida l’immagine di Lui che negli altri è riflessa. Noi viviamo in un momento di chiusura: nelle relazioni, nella politica che dà risposte un po’ chiuse e nella vita sociale. L’idea degli sguardi che ci salveranno è di un grande filosofo, Italo Mancini, io mi sono fatto ispirare e trascinare“.

Lunedì 14 Ottobre

ore 17,00 Conferenza: Un romanticismo precoce. Sublime e mistero nell’arte riminese del Seicento.

Con lo storico dell’arte Alessandro Giovanardi

Il Romanticismo, nelle arti visive, riscopre il sublime dello sguardo sterminato, degli abissi senza misura, dei naufragi, del fragore e del silenzio. La pittura tra Manierismo e Barocco, anche a Rimini (Vasari, Piazza, Mastelletta ecc.), prelude a queste dimensioni allucinante e oniriche.

ore 18,00 Presentazione del libro: Infanzia istriana di Salvatore Egidio Di Grazia

con lo scrittore avvocato Salvatore Egidio Di Grazia

Il libro è il percorso della memoria di un bambino da cui nasce l’adulto che oggi ricorda i fatti, le persone di quel fine dopo guerra in un territorio di confine (l’Istria) in cui non era chiara l’identità nazionale, né tantomeno i rapporti familiari e sociali, i valori e la morale cui ispirare il proprio agire e sentire. Il ricordo personale si intreccia con l’informazione storica e la riflessione politica. È il riconoscimento delle capacità di un piccolo paese istriano (il luogo natale dell’autore) rurale e povero e della Rimini dei primi anni del dopoguerra da cui fu accolto e sostenuto, di tenere ferma la barra sui valori profondamente umani e di solidarietà reale e di dare una risposta sul senso vero delle cose e sul valore che devono guidare la singola persona e la comunità a cui appartiene

Salvatore Di Grazia è nato a Capodistria ex territorio libero di Trieste, attualmente Slovenia l’8 luglio 1945 da padre siciliano e madre istriana. Nel 1953, subendo la sorte dei profughi istriani si è stabilito che la famiglia Rimini. Esercita la professione forense, iscritto nell’albo degli avvocati dell’ordine di Rimini e patrono nei tribunali ecclesiastici matrimoniali.

Ha svolto attività didattica e di ricerca in Diritto Canonico ed Ecclesiastico presso varie Università, per ultima quella di Bologna. Ha prodotto diverse pubblicazioni di argomento giuridico e, nel 2010, ha pubblicato La valigia per Trieste, che racconta le vicende del martoriato dopoguerra sul confine orientale